Considerato da molti una “non carne”, il pollo è spesso bistrattato, soprattutto dai cultori della bistecca. Anche per i griller il pollo non è tra le carni preferite da gustare sul barbecue, eppure dovremmo rivalutarlo tutti, per almeno cinque motivi. Ecco quali.
Cucinare il pollo è divertente
Se vi cimentate nella preparazione di un piatto tipico americano, il Pollo con la birra, potete completare la ricetta con un gesto divertente (lo fanno quasi tutti gli chef): infilare il pollo su una lattina di birra. Susciterete ilarità da parte di tutti i presenti, statene certi (e non mancheranno le battute a doppio senso).
Il pollo è versatile
Se c’è un alimento che permette di stimolare la fantasia di tutti in cucina il pollo è uno di questi. Se ci pensate bene, questo tipo di carne può essere cucinato in diversi modi, assicurando sempre un ottimo risultato in termini di gusto. Che sia servito arrosto, fritto, alla griglia, in umido, piccante, caldo, freddo e in altre declinazioni il pollo è buono comunque e si cuoce facilmente (quindi è adatto anche a chi è alle prime armi in cucina o non ha tanto tempo a disposizione). Inoltre, come si dice a proposito del maiale, anche del pollo non si butta via niente (compreso il petto, che è la parte un po’ più asciutta dell’intero animale).
Cucinare un buon pollo è una sfida con se stessi
Servire in tavola un pollo perfettamente cotto non è cosa da tutti. Bisogna fare attenzione a che non si secchi troppo all’interno, mentre la pelle in superficie deve apparire croccante e abbrustolita al punto giusto. La sfida, per molti griller che frequentano un corso per migliorare le competenze in questo campo, è proprio quella di riuscire a rendere la pelle del pollo perfettamente croccante proprio come una patatina.
Cucinare un buon pollo è una sfida con gli altri
Succede spesso che, assaggiando un pollo cotto alla perfezione, qualcuno cambi idea su questa carne e lo dichiari esplicitamente. Naturalmente questa cosa rende uno chef o un griller particolarmente soddisfatti.