Peperoni cruschi di Senise: prelibatezza da non far mancare a tavola!

Peperoni cruschi di Senise: prelibatezza da non far mancare a tavola!

Il peperone crusco di Senise è un prodotto tipico della Basilicata.
Con il termine “crusco” si va ad indicare la croccantezza che lo caratterizza.

Storia del prodotto

La storia di questo buonissimo ortaggio, definito anche “oro rosso” dai lucani, nasce da molto lontano.

Il peperone di Senise è giunto in Europa dalle Antille grazie a Cristoforo Colombo ed è stato importato tra il XVI ed il XVII secolo dagli spagnoli proprio nella zona di Senise.

Negli anni Ottanta, a seguito dell’inizio dei lavoro per la costruzione della diga Monte Cotugno, le aree usate tradizionalmente per coltivare questo fantastico prodotto furono a rischio e dunque i contadini spostarono i campi in aree portanti tutte ad oggi il marchio IGP: Indicazione Geografica Tipica.
Attualmente i peperoni cruschi sono coltivati principalmente in un’aerea che comprende le province di Potenza e Matera, ma si estende anche verso alcuni comuni posti sul fiume Sinni e sul fiume Agri.

Caratteristiche del prodotto

Il peperone di Senise ha caratteristiche eccezionali.

La forma allungata di questo prodotto porta ad accostarlo al peperoncino, ma non ha un sapore piccante, bensì dolce.
Si possono trovare tre diverse tipologie : uncino, tronco ed appuntito.
In dialetto viene chiamato Zafran, richiamando la tradizione di essiccamento e polverizzazione tipica anche dello zafferano. Il cosiddetto Zafran’Pisat non è altro infatti che il peperone di Senise ridotto a polvere e divenuto così un ottimo condimento aromatico
Grazie alle caratteristiche del peperone di Senise proprietà conservanti ed aroma lo rendono perfetto sia per il consumo quotidiano che per la produzione di insaccati locali.

Per quanto riguarda le proprietà nutrizionali del peperone di Senise, abbondano vitamine ottime per l’organismo: A,E,K,PP, C. Quest’ultima, in particolare, è presente nel 30% in più rispetto ad alle altre tipologie di peperone.

La preparazione

I peperoni cruschi sono perfetti per molti piatti e le possibili preparazioni sono davvero numerose.

Spesso il peperone di Senise è venduto fresco, ma acquistarlo già essiccato permetterà di godere al meglio di tutto il suo gusto.
La regola principale è quella di non fare mai rinvenire il peperone crusco con acqua. Un panno asciutto sarà più che sufficiente per pulirlo e basterà semplicemente eliminare i semi interni ed il picciolo.
Per ottenere dei peperoni di Senise fritti basterà a questo punto tagliarli in due o tre pezzi ed immergerli in abbondante olio bollente girandoli più volte. I tempi di cottura del peperone fritto sono davvero brevi, poiché nell’arco di 3 o 4 secondi, quando cioè inizierà a gonfiarsi, andrà tolto dal fuoco e posto su carta assorbente, pronto per essere gustato in insalata o come aperitivo, o usato in ricette tipiche come ad esempio i “rasccatell cu zifft”.
L’olio usato per la frittura non viene buttato, ma riutilizzato per condire lo stoccafisso o per friggere le uova, magari con un’aggiunta di salsiccia.

Ricette con il peperone crusco

Oltre a gustarli semplicemente appena fritti, i peperoni di Senise sono ottimi per molte ricette.

Tipiche sono le tagliatelle con peperone a scaglie e fagioli di sarconi, altrimenti dette tagliarell pu ziff’e fasul.
Per questo gustoso condimento per le tagliatelle saranno sufficienti due cucchiai di peperone di Senise macinato, fagioli secchi di Sarconi, aglio ed olio extra vergine, possibilmente lucano.

Un’altro ottimo piatto sono le zucchine alla menta con peperone di Senise, che questa volta sarà secco o fresco.
L’eccellenza del prodotto, insieme a zucchine, menta, aglio, finocchio selvatico fresco, olio e pepe andrà a comporre una portata sana e gustosa.

Tra le ricette con peperoni cruschi lucani non può mancare una buona pasta.
Un piatto di fusilli al ferretto con cacioricotta e peperoni cruschi è veramente un viaggio in Basilicata. Questa pietanza viene solitamente servita nei giorni di festa, ma è così buona che è impossibile non concedersela ogni tanto anche in altri giorni dell’anno.