4 Fritti Tradizionali da non perdere assolutamente
In Italia, si sa, basta farsi una bella passeggiata per trovare più di un luogo nel quale gustare qualche specialità della nostra cucina tradizionale. Ancora meglio se incontriamo uno dei tanti mercatini tipici rionali, vere e proprie concentrazioni di prodotti e tradizioni locali, perfetti per stuzzicare qualcosa durante la giornata, pranzare o passare qualche ora a zonzo tra le bancarelle (le quali molto spesso offrono anche artigianato locale realizzato a mano, in aggiunta ai prodotti alimentari). Lo street food è presente già da moltissimo tempo nel nostro paese, specialmente in alcune regioni, anche se viene considerato da molta gente un fenomeno relativamente recente, iniziato con l’epoca dei fast-food. In realtà non è affatto così: già dai tempi degli antichi Romani esistevano dei venditori di cibo da strada, in quanto già all’epoca non era per niente inusuale dover pranzare fuori per esigenze di lavoro. Nel corso dei secoli questa tendenza si è sviluppata di più in alcune parti della Penisola (come la Sicilia e la Campania per esempio) ed in altre meno, ma nel complesso siamo ancora tutti perdutamente innamorati del cibo da strada. Specialmente se fritto! Nella nostra tradizione culinaria ci sono dei fritti invidiati da tutto il mondo, capaci di stupire qualsiasi turista che venga in vacanza per la loro semplicità e squisitezza allo stesso tempo.
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Arancini, un tesoro (fritto dorato) di Sicilia
Avreste mai pensato che da un po’ di riso avanzato e del pangrattato, potesse uscire fuori un qualcosa di così delizioso? Ebbene sì, in Sicilia ci sono riusciti pienamente. Non si può resistere alla tentazione di assaggiare qualche Arancina bella calda, passeggiando per una qualsiasi città Siciliana. Queste crocchette di riso tradizionali possono essere riempite con moltissimi ingredienti diversi: sugo e piselli, radicchio e taleggio, funghi porcini e zafferano, ragù… c’è davvero l’imbarazzo della scelta, senza contare le innumerevoli varianti che vengono inventate ogni giorno dagli arancinari, soprattutto giovani che nella disastrosa situazione lavorativa attuale hanno trovato il coraggio di investire nuovamente in questa antica tradizione locale. Che non delude mai.
Olive Ascolane, un concentrato di bontà
Che le olive siano fondamentali nella nostra Dieta Mediterranea è risaputo: vengono utilizzate in tantissimi piatti diversi, di pasta e non, e vengono anche coltivate in gran numero, in parte per la produzione di olio extravergine d’oliva e in parte per il consumo. Non possiamo purtroppo contare su una produzione sufficiente a coprire la domanda interna (cosa che avveniva anche ai tempi dei Romani, Monte Testaccio è composto proprio da… cocci di anfore d’olio importate) e dobbiamo importarle anche da altri Paesi, anche se ci sono alcune zone nelle quali c’è una produzione tale da consentire all’oliva stessa di essere oggetto di piatti tradizionali, e talvolta anche sagre locali. È il caso delle Olive Ascolane, realizzate con olive Italiane secondo la tradizione (anche se con il consumo che c’è di questo fritto tradizionale, stentiamo a credere che siano proprio tutte Italiane), scavate a mano con grande maestria e riempite con carne e odori misti. Da sgranocchiare passeggiando per un caratteristico borgo del luogo, magari in dolce compagnia.
Panelle Siciliane, una delizia senza glutine
Se avete sempre considerato lo street food come un’abitudine tipica solo del Sud o del centro, vi sbagliavate di grosso. Siamo in Sicilia, terra unica e ricchissima per quanto riguarda il cibo da strada, qui si trova di tutto: dal panino ‘ca meuza ai cannoli, dagli sfincioni alle polpette con carne di cavallo. Ma noi siamo alla ricerca di fritti, e di fritti da leccarsi i baffi. Incuriositi da un crocchio di persone ci avviciniamo ad uno degli stand, dove una giovane coppia del luogo sta preparando delle piccole frittelle di farina di ceci chiamate Panelle. Dalla caratteristica forma rettangolare, questi sfiziosi snack sono perfetti da sgranocchiare mentre si passeggia, vengono realizzate in molte maniere diverse e sono adatte anche a vegani e celiaci, vista l’assenza di glutine e di ingredienti di origine animale.
Pizza fritta, per farsi veramente del male
… ma in senso buono! Siamo a Napoli, una delle città più belle d’Italia e più ricche dal punto di vista gastronomico e dello street food. Qui il fritto rappresenta un vero e proprio stile di vita: tra crocchette, supplì e compagnia bella, bisogna avere una grande forza di volontà per non trovarsi poi a dover misurare il colesterolo con la stecca dell’olio. Ci troviamo anche nella patria della Pizza, quindi perché non unire le due cose? I cuochi Napoletani ci hanno già pensato: ecco come nasce la Pizza Fritta. Sembra facile direte voi, ma non lo è affatto: bisogna avere molta cura nella preparazione e nel riposo dell’impasto, ed anche durante la frittura stessa: mentre frigge la pizza va coccolata, mentre con un mestolo si irrora continuamente con olio bollente la parte che rimane esposta all’aria, affinché il tutto cuocia uniformemente. Tutto ciò facendo ovviamente attenzione a non bruciarla, né cuocerla troppo… un consiglio? Se vedete la fila fuori da una pizzeria apparentemente anonima, fermatevi e cominciate ad aprire lo stomaco. Sicuramente lì fanno una pizza fritta da urlo.
L’eccellenza dei Prodotti Tipici Italiani tradizionali
Questa carrellata di fritti tradizionali Italiani, oltre ad aprirci lo stomaco, dovrebbe aprirci anche (e soprattutto) la mente. Passeggiando e gustando qualcuno di questi prodotti tipici riusciamo ad apprezzare veramente l’importanza del cibo artigianale Italiano, molto spesso considerato come “normale” da noi (per colpa dell’abitudine), con quasi solo gli stranieri e gli Italiani emigrati ad evidenziarne l’unicità, l’irripetibilità, una qualità impossibile da trovare da altre parti. Bisogna forse rendersi conto di quanto sia speciale una mozzarella di bufala fresca, quando ci troviamo nell’impossibilità più completa di reperirla, a nessun prezzo. Proprio per rimarcare l’importanza dei prodotti tradizionali Italiani nasce il portale Italianito.com, custode delle nostre eccellenze gastronomiche e voce di tanti piccoli produttori artigianali che sarebbero altrimenti rimasti nell’oblio. Per non dimenticarsi mai del tesoro che ci circonda e dell’importanza fondamentale di promuoverlo e tutelarlo, per poter tramandare questa preziosa eredità ai nostri posteri.