Pane raffermo: come riutilizzarlo
Il riutilizzo del pane raffermo
Quante volte capita che, dopo un acquisto eccessivo di pane, si finisca per lasciare che quest’ultimo si indurisca posato all’interno di qualche sacchetto o contenitore della credenza? E quante volte, in seguito all’indurimento dello stesso, si preferisce buttarlo direttamente nel cestino per evitare che sulla sua superficie si formi una muffa dannosa e poco igienica? Quel del pane raffermo è un problema comune, che riguarda praticamente chiunque compri del pane al supermercato o in panetteria. Tuttavia, è sbagliato gettarlo immediatamente nel cestino una volta che la scorza abbia raggiunto una durezza innaturale. A tal proposito, è la cucina stessa a garantire la risoluzione delle problematiche qui descritte. Esistono infatti tutta una serie di ricette che, avendo come obiettivo il riutilizzo del pane raffermo, consentono a chi lo desidera di sfruttare l’alimento in questione per combinarlo insieme ad altri cibi e pietanze di vario tipo.
La preparazione delle bruschette
Il primo piatto utile per il riutilizzo del pane raffermo non può che essere la bruschetta. Per sua natura, la buschetta può essere preparata in due modalità differenti a seconda della tipologia di pane a propria disposizione: da un lato il pane appena acquistato, caratterizzato da un’ottima morbidezza e facile da tagliare a fette, e dall’altro, per l’appunto, il pane raffermo. Tralasciando il pane più morbido, il quale andrà necessariamente infornato al fine di renderlo più rigido e croccante, nel caso del pane raffermo è possibile tagliarlo a fette più o meno grosse a seconda delle proprie esigenze; fatto ciò, la ricetta classica delle bruschette richiede che sulla superficie delle singole fette vengano adagiati pomodorini conditi con origano, olio, sale e mozzarella a cubetti, senza trascurare l’eventualità di aggiungere a piacere del pepe bianco o nero. Prima di procedere con la preparazione del piatto, però, è pur sempre possibile procedere con una rapida infornata delle fette di pane raffermo, così da renderlo ancor più croccante in vista della degustazione successiva.
Preparare pizze e focacce con il pane raffermo
Un altro piatto particolarmente utile per non sprecare il pane raffermo è la pizza. A differenza delle bruschette, che richiedevano l’utilizzo del pane senza doverlo sottoporre a un’ulteriore lavorazione, nel caso della pizza è necessario ammorbidire le fette o i singoli blocchi di pane al fine di creare un composto che funga da base per la preparazione della ricetta in sé. Il composto può essere creato semplicemente imbevendo il pane all’interno di una ciotola d’acqua, senza lasciare però che il pane stesso finisca in ammollo. A questo punto, dopo aver verificato che le fette abbiano assunto una maggiore morbidezza, è possibile adagiare le stesse all’interno di una teglia foderata con carta da forno, così da creare la base sulla quale, di fatto, si potrà procedere con l’aggiunta del tipico condimento per pizza. Fatto ciò, è possibile aggiungere sugo, mozzarella, origano, olio e sale proprio come nel caso della preparazione di una pizza normale, dopodiché bisognerà infornate la teglia a 200 °C. La pizza sarà giunta a cottura nel momento in cui la superficie della stessa sarà aumentata di volume. Da sottolineare inoltre come la preparazione delle focacce richieda il medesimo procedimento culinario (cambiando il condimento superficiale del piatto).
La torta salata di pane raffermo
Il discorso fatto per la preparazione di pizze e focacce di pane raffermo vale anche per le ricette di tortini e torte salate. Anche in questo caso, infatti, è possibile riutilizzare il pane indurito attraverso l’inserimento dello stesso in ammollo, dopodiché andrà strizzato per bene al fine di rimuovere la componente liquida per poi dar vita a un impasto fatto di pane, uovo, formaggio grattugiato, sale e pepe. Il composto andrà collocato successivamente all’interno di una teglia, quindi si potrà procedere con l’aggiunta di verdure a piacimento al fine di creare il condimento per la torta salata. Infine, la teglia andrà collocata nel forno per la cottura definitiva a 200 °C.